TEATRO DI CORTE DI PALAZZO REALE

Il Teatro di Corte fu allestito dall’architetto Ferdinando Fuga in occasione delle nozze di Maria Carolina d’Austria con Ferdinando IV di Borbone nel 1768. Ospitò soprattutto rappresentazioni di opere buffe di Niccolò Piccinni e di Giovanni Paisiello e commedie di Domenico Cimarosa, dal 1768 al 1776, mentre fu poco usato nel XIX secolo.

REAL TEATRO DI SAN CARLO

Il Real Teatro di San Carlo, uno dei più antichi d’Italia, costituisce uno dei simboli della città di Napoli. Fu voluto da Carlo III di Borbone fortemente intenzionato a dare alla città un nuovo teatro che rappresentasse il potere regio. Il progetto fu affidato a Giovanni Antonio Medrano e Angelo Carasale, il quale completò la “real fabrica” in circa otto mesi con una spesa di 75 mila ducati. Nei primi quattro anni di stagioni vennero eseguite opere del periodo fulgido napoletano tra cui Niccolò Piccinni, il cui nome spicca ancora oggi sull’imponente facciata che domina su via San Carlo e la Galleria Umberto I.

GALLERIA UMBERTO I

La zona su cui sorge oggi l’opulente galleria dedicata a re Umberto I di Savoia era caratterizzata da un groviglio di strade parallele raccordate da brevi vicoli, che da via Toledo sboccavano di fronte a Castel Nuovo. In questo luogo Niccolò Piccinni e la sua famiglia vissero in una palazzina a sei piani con affaccio sul Real Teatro di San Carlo fino al 1776.