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FESTIVAL RIFLESSI DEL GARDA

LAGO DI GARDA: SEMPLICEMENTE MAGICO

Aria luminosa, giardini colorati, ville lussuose, parchi in fiore, imponenti montagne, soffici boschi, romantici vigneti ed uno specchio d’acqua capace, grazie ai suoi riflessi, di generare un’atmosfera di cui innamorarsi perdutamente.

Sono numerosi gli ingredienti che rendono il Lago di Garda un luogo d’incanto surreale, un ambiente in cui immergersi dimenticando tutto il resto.

CASTELNUOVO DEL GARDA

LIDO CAMPANELLO

Battezzato dai romani “Beneventum” e poi successivamente “Quadrivium”, Castelnuovo del Garda è stato scelto come una delle Città del Festival per la sua particolare posizione geografica: un importante punto di incontro e di interscambio culturale fra le città di Verona, Mantova, Brescia e Trento. In un contesto tranquillo, vicinissimo ai parchi divertimento, Castelnuovo è la base ideale per un tour del Garda.

La vocazione turistica è completata da numerose testimonianze storiche, che spaziano dai reperti romani alle pievi, alla torre viscontea del castello, alle ville del periodo della Repubblica di Venezia, alle chiese neoclassiche, ai forti della dominazione austriaca e alle numerose testimonianze di monumenti e lapidi intitolati agli eventi del Risorgimento italiano: duemila anni di storia concentrati in un unico e affascinante territorio, tra lago e colline. In particolare merita una visita Oliosi, una frazione nota per il “Tricolore di Oliosi” con un ruolo importante nella storia del Risorgimento, e il suo museo Risorgimento Oliosi dedicato al “formidabile capitano” il generale Rey di Villarey.

Sul lago offre tre accoglienti lidi: Campanello, Gasparina e Ronchi, accessibili anche ai disabili, dove noleggiare sup, canoe e pedalò. Oltre a Gardaland, parco tematico numero uno in Italia, Castelnuovo del Garda vanta la presenza del prestigioso Golf Club Paradiso del Garda, di numerosi ristoranti e caratteristici B&B nei quali assaporare la rilassante campagna.

Grazie alla sua atmosfera unica e al pregio naturalistico sul lungolago di Lido Campanello di Castelnuovo del Garda, il teatro all’aperto del Festival diventa la finestra sul Lago di Garda della manifestazione. In un paesaggio da cartolina, ritmato da tramonti suggestivi, la musica vibra sull’acqua incorniciando eventi speciali.

LAZISE

DOGANA VENETA

Lazise si trova sulla sponda orientale del lago di Garda, è un piccolo borgo famoso per il suo caratteristico centro storico e il Parco Termale del Garda. Lazise si trova sulla sponda orientale del lago di Garda, è un piccolo borgo famoso per il suo caratteristico centro storico e il Parco Termale del Garda.

Lazise va giustamente orgogliosa del suo passato. È fiera ad esempio di essere stata fra i primi liberi Comuni italiani, ottenendo l’autonomia dall’imperatore Ottone II più di mille anni fa, nel 983. E dello splendore medievale restano imponenti memorie: il castello è magnifico e le mura scaligere racchiudono ancora il centro storico ricco oggi di negozi, ristoranti, bar.

Sul porticciolo c’è poi la Dogana dalla quale Venezia ha controllato per secoli il commercio sul Lago di Garda, oggi prestigiosa sede di rappresentanza. Qui vicino era anche ormeggiata la flotta veneziana: per evitare di farla cadere in mani nemiche, il comandante ne fece affondare le navi, che riposano ancora sul fondo del lago. A lato del porticciolo, alle spalle della Dogana veneta, c’è la chiesetta romanica di San Nicolò, con affreschi trecenteschi: all’esterno, in un’edicola, è dipinta una Madonna del Duecento.

PESCHIERA DEL GARDA

SANTUARIO DELLA MADONNA DEL FRASSINO

Costruito nel 1511, il Santuario della Madonna del Frassino di Peschiera del Garda custodisce da più di quattro secoli una piccola statua di terracotta della Madonna del Frassino apparsa miracolosamente, secondo la tradizione, l’11 maggio 1510 tra i rami di unalbero di frassino.

Meta di migliaia di pellegrini ogni anno è oggi un monumento nazionale che occupa un posto molto importante nella storia del lago di Garda.

Il preziosissimo organo a canne collocato nel presbiterio sopra l’altare centrale risale alla metà del XVIII secolo. Lo strumento dorato in foglia d’oro zecchino è racchiuso in una cassa impreziosita da elementi decorativi in legno intagliato che mettono in evidenza modanature e dettagli del neoclassicismo veneto.