Nel maggio del 1967, durante il tragitto per assistere ad un concerto all’Opéra de Monte-Carlo, Vittorio Piccinni, melomane e discendente di Niccolò e Louis Alexandre Piccinni,
per un guasto all’automobile Vittorio è costretto a passare una notte all’Hotel Martinez di Cannes proprio durante la manifestazione del festival cinematografico.
In questo breve soggiorno scopre con sommo stupore che la giuria del Festival assegna ai vincitori La Palme d’Or che non è rappresentato, a differenza del Leone d’oro del Festival di Venezia, da un oggetto tangibile, ma bensì è costituito da un comune attestato in carta di papiro arrotolato da un semplicissimo nastro di raso rosso.
Affascinato dalla genialità di questo riconoscimento, Vittorio ritorna in Belgio con l’idea di riproporre lo stesso concetto adattandolo al mondo dell’opera e con altri appassionati di lirica istituisce nello stesso anno il primo Premio Piccinni.
La cerimonia della prima edizione ha avuto luogo durante una serata di gala dell’Hotel Métropole di Bruxelles.
Dopo sedici anni di assenza dal panorama musicale europeo, Maximilien Seren-Piccinni ha deciso di ripristinare il premio cambiando totalmente la sua formulazione originale per conferirgli un’immagine immediata e riconoscibile a tutti.
Dal 2022 il premio è realizzato completamente in argento e rievoca una medaglia commemorativa in bronzo del 1823 disegnata da Armand Auguste Caqué, in arte Caqué F., e raffigurante l’effigie del Maestro Niccolò Piccinni con il suo nome in latino, simbolo stesso del Fondo.
Per collegare tradizione e contemporaneità, Maximilien si è ispirato alla prima edizione e la cerimonia della quarantesima edizione si è svolta durante un gala benefico tenutosi nella magnificenza neoclassica di Villa Moroni in provincia di Bergamo.